Department 21
2009-2010
Department 21 è un atelier interdisciplinare autogestito al Royal College of Art di Londra che abbiamo iniziato a ottobre 2009 e coordinato in via sperimentale fino a luglio 2010. Sito web del progetto: www.department21.net Scarica il libro (in inglese).
Nato come reazione allo stato di segregazione che caratterizza in maniera più o meno forte i diversi dipartimenti del RCA – e alla conseguente scarsità di comunicazione e collaborazioni spontanee fra studenti di discipline differenti, lo scopo di Department 21 era di radunare in un unico spazio lavorativo condiviso e autogestito designer, artisti e teorici provenienti dai 20 dipartimenti del College.
Eravamo interessati a come uno spazio di discussione e produzione di questo tipo potesse far scaturire delle energie creative che non vengono normalmente valorizzate dal sistema educativo tradizionalmente adottato dal RCA, e a come questo ambiente – coabitato da esperti di campi differenti – potesse stimolare una riflessione più attenta sulla propria pratica di quanto venga richiesto dai singoli dipartimenti.
Dopo lunghe trattative con l’istituzione e dopo aver reclutato un consistente numero di studenti, siamo riusciti ad occupare per sette settimane fra gennaio e febbraio 2010 un intero piano del College, l’ex-atelier di Pittura nello Stevens Building, liberatosi come conseguenza al processo di divisione del RCA in due campus (design qui, arte là).
Rimuovendo i muri di separazione interni allo spazio di 250 m2 (che suddividevano lo studio in una serie di minuscoli cubicoli) e trasformandoli in mobili, abbiamo creato un nuovo spazio educativo – concettuale e sociale.
Pur mantenendo la possibilità di lavorare sui propri progetti personali in uno spazio appositamente dedicato a questo, il gruppo fluttuante di 35 partecipanti aveva la possibilità di discutere e scambiare idee in seminari autogestiti, organizzare e partecipare a workshop, invitare docenti del College ed ospiti esterni e, in genere, di esplorare come la loro pratica si sviluppasse in un ambiente le cui premesse fossero quelle di apertura e discorsività.
Oltre a documentare tutte le attività organizzate mediante un blog , dopo la conclusione della prima parte fisica del progetto i partecipanti hanno collaborato da marzo a luglio 2010 per la creazione di un libro
che raccoglie una selezione di aspetti pratici e concettuali rilevanti per la realizzazione dell’esperimento e che svolge un ruolo complementare rispetto al lavoro di documentazione più razionale svolto attraverso il sito.
Durante il degree show abbiamo riattivato Department 21: per la prima volta nella storia del College un gruppo interdipartimentale di studenti ha avuto la possibilità di gestire uno spazio espositivo e discorsivo comune. Per quest’occasione abbiamo costruito un’installazione nel cortile interno del College – anch’esso utilizzato in questa maniera per la prima volta – dove per dieci giorni abbiamo proposto workshop, discussioni e performance per esplorare ed approfondire una serie di temi emersi mentre Department 21 era operativo. L’installazione è risultata da un workshop
che ha avuto luogo a Marzo 2010. Qui
una lista di tutti gli eventi organizzati.
A seguito di una proposta da noi articolata in collaborazione con docenti e membri dell’amministrazione per approfondire i modelli di educazione proposti da Department 21 lungo l’intero anno accademico 2010-2011, il Royal College of Art ha riservato uno spazio a tale fine nel piano di riqualificazione dello Stevens Building.
Ospiti di Department 21 includono Will Holder, Richard Wentworth, Antony Hudek, Alfredo Cramerotti, Ursula Biemann, Sophie Thomas, Michael Rakowitz, Barbara Steveni (APG), Finn Williams, Roberto Bottazzi, Mauricio Guillen e Carey Young.
Studenti fortemente coinvolti includono Polly Hunter (History of Design), Callum Cooper (Animation), Prapat Jiwarangsan (Ceramics & Glass), Yesomi Umolu (Curating Contemporary Art), Bethany Wells (Architecture), Anais Tondeur (Textiles), Stephen Knott (Ph.D in History of Design + Goldsmithing, Silversmithing, Metalwork & Jewellery), Michael Wegerer (Printmaking), Xavier Antin (Communication Art & Design), Robert Maslin (Design Products), Carmen Billows (Curating Contemporary Art), Fay Nicolson (Printmaking), Oliver Smith (Printmaking), Anna Sikorska (Sculpture) e Henrik Potter (Printmaking).